7 trucchi per organizzare i tavoli al matrimonio: come sistemare gli ospiti a tavola.
Diciamolo, organizzare i tavoli del proprio matrimonio non è cosa semplice. Molto spesso crea ansia e stress per la difficoltà di trovare la giusta collocazione a tutti gli invitati. A volte il gruppo è facile da suddividere ma quella zia o l’amica single venuta dall’estero non sapete proprio come sistemarle. Purtroppo o per fortuna la wedding planner non più aiutarvi in questo, se non dandovi dei semplici consigli che rendano le cose più facili.
Partiamo da un principio molto semplice è cioè dal numero degli invitati e dal tipo di ricevimento. Va da se che qualora abbiate un piccolo gruppo o qualora si tratti di un aperitivo in piedi non ne avrete bisogno, ma è altrettanto vero che la maggior parte dei matrimoni vanta una fantastica cena servita e quindi via con programmi software, pizzini e post it di ogni colore.
Il “seating plan” è indispensabile perché alla gente piace sapere dove sono seduti, che avete avuto il tempo di scegliere il posto per loro e vicino a chi saranno. Inoltre sempre più spesso ci sono menu differenziati, per intolleranti, allergici o per regimi alimentari diversi. Un corretto seating plan consente al servizio catering di svolgere al meglio le proprie attività e far felici i vostri ospiti che non dovranno sentirsi in alcun modo penalizzati da richieste improvvisate.
Regola n.1: Non fate le cose all’ultimo minuto.
Non vi riducete ad affrontare l’assegnazione dei posti a tavola la sera prima del matrimonio. Ci saranno sicuramente errori: persone messe in più di un tavolo, alcune non menzionate affatto, bambini non considerati e tavoli che dovranno diventare da 15 quando il massimo della capienza è 12. Certo è possibile apportare delle modifiche anche la sera prima o il giorno stesso ma il grande del lavoro dovrà essere fatto almeno una settimana prima.
Regola n.2: Criterio e supporto tecnologico.
Non scherzavo quando parlavo di post it e pizzini…ho visto liste fatte sui tovaglioli del bar, su 10 scontrini rimediati dal fondo di una borsa, su ogni tipo di supporto non convenzionale . Non va bene! Riscoprite excel per favore, vi aiuterà non solo a fare una lista ma a poterla sistemare in base al criterio che volete, alfabetico, di eta, di sesso, di dieta, e perché non anche in simpatici e antipatici.
Regola n.3: Fare la mappa dei tavoli.
Non scordare che i tavoli vanno posizionati nel contesto. Se non sei pratico di strumenti di grafica va benissimo un foglio. Tanti cerchi quanti sono i tavoli, o di forme diverse a seconda del set up scelto. La piantina è fondamentale per indicare la disposizione dei tavoli nella sala o giardino , chi vorrai vicino al tavolo sposi, chi vorrai lontano, dove è il tavolo bambini o quello dei genitori.
Regola n.4: Il tavolo degli sposi.
Il tavolo tradizionale non è rotondo ma lungo e dritto con al centro gli sposi e ai lati le persone più importanti come testimoni e damigelle. Non è pero obbligatorio, ricorda che la scelta di come sederai al tuo matrimonio dipende da te. Che si tratti di un tavolo imperiale, tondo con altri amici o con i genitori o si un tavolo per due andrà comunque bene.
Regola n.5: Sistemare i genitori.
Tradizionalmente i genitori di sposa e sposo andavano allo stesso tavolo, però sempre più spesso si predilige separarli per far si che godano della compagnia di altri membri importanti della famiglia come a fare un po gli onori di casa. Sempre più frequentemente ci sono coppie divorziate quindi se uno dei genitori si sentisse a disagio nello stare con il precedente coniuge nessun problema… personalmente sono arrivata a fare 4 tavoli genitori e nessuno si è lamentato.
Regola n.6: Evitare litigi e discussioni.
In ogni matrimonio che si rispetti, anzi oserei dire in ogni famiglia che si rispetti c’è sempre qualcuno che non vuole e non può stare vicino a qualcun altro. Ecco non pensate di risolvere il problema in un giorno di festa, di immolarvi alla causa della riconciliazione… speratali! tavoli diversi e lontani, il più possibile, e ovviamente uno di spalle all’altro.
Regola n.7: Prendetela anche un po alla leggera.
Ultima ma più importante di tutte. Non pensate che le persone allo stesso tavolo devono per forza conoscersi, a volte i tavoli improvvisati sono i più divertenti. Ci sono tante cose da dire e si possono creare nuovi interessi. Si sta al tavolo per circa un ora e mezza, non mi sembra un lasso di tempo così grande per non concedersi il lusso di forzare un po la mano su chi proprio non sapete dove mettere.