Le regole per il matrimonio perfetto secondo Elisa Orsetti
Avete già deciso la data, immaginato la chiesa sognata sin da bambini per quel giorno, buttato giù la lista degli invitati, chiamato genitori e amici intimi per condividere la gioia infinita. Tutto questo nei 10 minuti successivi al momento in cui lui si è inchinato per quel magico istante della proposta di matrimonio.
In realtà non funziona proprio cosi, specialmente se si decide di sposarsi in una grande città, magari di nota importanza storica e culturale. Per organizzare il proprio matrimonio bisogna lavorarci su, bisogna dedicargli del tempo, ma sopratutto del tempo di qualità, perché quando si parla di matrimonio la qualità non può mai arrivare seconda.
La location
Il primo passo è indubbiamente la scelta della location in cui si svolgerà il ricevimento o come piace più a me … la festa. Ricordate sempre che il luogo che sceglierete deve somigliare a voi, al vostro stile, al modo che avete di vedere le cose. Dico sempre ai miei sposi che quella villa o castello o cascina che sia, per quel giorno sarà la loro casa. Lì accoglierete i vostri ospiti e condividerete con loro un magnifico momento, nulla di più sbagliato non sentirsi a proprio agio nel luogo che si è scelto.
Se il vostro è un matrimonio religioso allora vi consiglio di far si che la chiesa non sia mai troppo lontana dalla location, a nessuno piace passare ore in macchina per un lungo tragitto e ancor peggio se il ritorno è in tarda notte.
L’0rganizzazione
Non tutti decidono di interpellare una wedding planner che tenga le fila dell’evento, quindi in tal caso è bene coinvolgere amiche, mamme, zie e tutti coloro che hanno voglia di aiutare per rendere l’evento il più fluido possibile. Essere organizzati aiuta a vivere il momento con maggiore tranquillità, delegare aiuta a concentrarsi solo su quello che dovreste fare quel giorno: procedere a passi lenti verso l’altare e godervi la giornata.
Gli addetti ai lavori
Non credo esista una scala piramidale nella valutazione degli elementi più o meno importati in un matrimonio. Ritengo che tutti gli aspetti e dettagli siano determinanti in equal misura, ma vanno dosati affinché si possa trovare tra loro un equilibrio perfetto.
Come trovarlo? Scegliendo in maniera consapevole e scrupolosa tutti coloro che quel giorno lavoreranno per voi. Il lavoro di ciascuno farà parte di un insieme, sarà la porzione di un dipinto che ha valore solo nella sua totalità. Indossare un bellissimo abito da sposa ma sbagliare il fotografo non gli renderà giustizia nel cassetto dei ricordi , allestire dei magnifici buffet di dolci ma non averli ben illuminati li renderà meno gustosi ai vostri occhi. Questo è l’aspetto più importante e sicuramente anche il più difficile, perché so che muoversi in un mercato che non si conosce è complicato per chiunque.
Dedicate quindi del tempo allo studio dell’offerta di mercato, valutate diverse proposte e opzioni e non solo in termini economici ma ancor di più in termini qualitativi e poi scegliete, ma solo dopo aver conosciuto di persona chi vi seguirà, ricordate che l’empatia è importantissima e non può mai venire meno.
L’attenzione agli ospiti
Per me questa è una regola e anche un segreto, forse innata vista la mia professione, ma ritengo sia la chiave di lettura di ogni evento.
Il ricordo che lasciamo a ognuno dei nostri ospiti di quel giorno dipende da noi e non intendo da una foto ricordo o da un piatto più o meno di gradimento, la regola è semplice: gli ospiti devono stare bene!
Questo vuol dire che dobbiamo fare attenzione alle loro esigenze, coccolarli, farli sentire a proprio agio, e non forzarli. Ci saranno amici scatenati che faranno l’alba con voi, le vostre scarpe tacco 12 in una mano e l’ amica vodka nell’altra e questo vi farà felici. Ce ne saranno altri invece che dopo il taglio della torta troveranno conforto in un buon sigaro comodamente seduti su un divano o altri ancora che andranno via presto, troppo per i vostri gusti.
Non è scarsa partecipazione ma un’altra forma di partecipazione all’evento. Far sentire gli ospiti liberi di viversi la festa è il modo migliore perché questa possa dirsi ben riuscita.
I preparativi
Si… i preparativi. Non credete siano parte del matrimonio anche loro? Altroché se lo sono, sono la lunga strada da percorrere per arrivare a quel giorno. Non solo ne fanno parte ma lo condizionano totalmente. Viverli in maniera serena vi aiuterà a vivere quel giorno con altro spirito. Preparativi vuol dire anche preparare voi stessi, perché di voi si tratta. “Mens sana in corpore sano” si dice, ed è altrettanto vero “corpore sano in mens sana” perché è innegabile, organizzare il proprio matrimonio può essere anche stressante a volte, e credetemi ne so qualcosa!
Questi sono i miei consigli per il matrimonio perfetto e non un matrimonio perfetto, perché nessun matrimonio è generico, non se lo merita. Ogni matrimonio ha la sua anima e come tale va trattato, con le sue naturali imperfezioni e piccole sbavature che lo rendono autentico, ma ovviamente in questa frase non mi riferisco al giorno del sì quanto piuttosto al matrimonio vero … quello che inizierà dal giorno dopo la grande festa.